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Regione Piemonte – Programma di Governo Clinico per i DPS in Età Evolutiva

Programma di Governo Clinico

per i Disturbi Neuropsichiatrici Infantili


AUTISMO E DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

 

Assessorato alla Sanità – Regione Piemonte

 

 

La situazione attuale

La Regione Piemonte si avvale del sistema di raccolta dati NPI.NET che è la principale fonte conoscitiva sull’attuale modalità di gestione dell’autismo sull’intero territorio regionale.

In Regione Piemonte è stato accertato un dato di prevalenza in età evolutiva (0-18 anni) di circa 2,5 soggetti su mille, con una punta di 3,7 su mille nella fascia 6-10 anni.

Il numero di minori con diagnosi ICD10 F84 (Disturbi Pervasivi dello Sviluppo) registrato nel sistema regionale NPI.NET, al settembre 2008, è di oltre 1.700 minori; a questi vanno aggiunti altri 370 soggetti di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Nel 2007 hanno ricevuto almeno una prestazione nella rete delle strutture di NPI 1.244 pazienti residenti in Regione Piemonte con diagnosi di autismo. La prevalenza dei contatti ambulatoriali nell’anno è quindi di 1,9 per mille (0,19%).

La diagnosi e presa in carico avviene di norma entro i 2-3 anni di età, evidenziando un buon funzionamento della rete dei servizi e una sensibilità piuttosto diffusa sul problema dei disturbi pervasivi dello sviluppo.

La distribuzione della casistica nelle diverse fasce di età sembra invece evidenziare, a fronte di una situazione più adeguata per i casi più piccoli, una generalizzata difficoltà nel garantire una continuità di presa in carico oltre gli 11 anni e fino alla maggiore età.

 

 

 

Obiettivi

I programmi di governo clinico della Regione rispondono all’esigenza comune di razionalizzare i percorsi in base all’evidenza scientifica, promuovendo uno stile di lavoro integrato e multidisciplinare, una uniformazione (in sequenza, modi e tempi) di alcune azioni fondamentali indipendentemente dagli operatori coinvolti, una equità di risposte sul territorio regionale e un utilizzo appropriato delle risorse.

A tali obiettivi di carattere più generale si aggiungono, per la problematica dell’autismo infantile, i seguenti specifici:

  • Assicurare una diagnosi accurata, precoce e tempestiva che consenta una presa in carico precoce anche attraverso la promozione della formazione e dell’integrazione tra le diverse figure sanitarie coinvolte (Pediatri di Libera Scelta, Specialisti);
  • Migliorare la qualità dei piani terapeutici nei primi anni di vita, garantendo un trattamento intensivo e basato sulle evidenze, una presa in carico locale e accessibilità a livelli essenziali di trattamento su tutto il territorio regionale;
  • Razionalizzare l’organizzazione dei servizi sul modello della multiprofessionalità (coerentemente con gli indirizzi del Piano Sanitario Regionale), identificando e sviluppando competenze distintive in tema di autismo e introducendo modalità di lavoro proprie del modello delle “reti cliniche”. Questo obiettivo deve essere raggiunto anche attraverso accordi interaziendali che favoriscano le sinergie e sussidiarietà necessarie a garantire una presa in carico appropriata;
  • Assicurare la frequenza alle situazioni educative normalmente utilizzate da tutti i bambini (nido, scuola per l’infanzia, primaria, media inferiore e superiore).

In allegato il testo completo del Percorso Obiettivo, il Coordinamento Regionale per i DPS e le Linee Guida.

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