Carissimi soci e colleghi,
il Ddl Lorenzin sulla riforma degli Ordini professionali e le sperimentazioni cliniche è legge. Dopo un iter parlamentare durato quasi tutta la legislatura, è arrivato questa mattina il via libera definitivo dall’Aula di Palazzo Madama, con 148 voti favorevoli, 19 contrari e 5 astenuti. La legge, oltre a occuparsi della riforma degli Ordini professionali sanitari, si occupa anche di sperimentazioni cliniche, medicina di genere, abusivismo professionale e dirigenza del ministero della Salute.
Difatti l’Art. 4 della Legge recita che <<come prima innovazione rispetto alla normativa vigente istituitiva degli Ordini il ddl prevede una nuova definizione degli Ordini che vengo definiti come “enti pubblici non economici“, che “agiscono quali organi sussidiari (superando così la tradizionale definizione di “enti ausiliari” utilizzata di norma finora ndr.) dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale”.
E questa è solo una delle definizioni specifiche sulla natura giuridica degli Ordini sanitari che ora vengono messe nero su bianco entrando nel merito della loro natura economica e patrimoniale, del loro ruolo e delle loro funzioni.
In particolare, la nuova disciplina prevede, come prima accennato, un ammodernamento degli ordini delle professioni sanitarie, adeguando la normativa di riferimento agli ordini vigilati dal Ministero della Salute con riferimento al loro funzionamento interno e mutando la denominazione di collegio in ordine. Infatti con la novella di cui al comma 1, innanzitutto, si richiamano gli ordini esistenti dei medici-chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti aggiungendo poi, rispetto alla normativa vigente, gli ordini dei biologi e delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (v. comma 9, articolo 3).>>
Questo rappresenta per tutti noi un momento di grande gioia e soddisfazione. Siamo orgogliosi del lavoro svolto, poichè l’ obbiettivo che ci siamo preposti è stato raggiunto nonostante i vari ostacoli. Oggi 22 dicembre 2017, il TNPEE ha ottenuto riconoscimento e dignità professionale dopo anni di duro lavoro. Questo è stato possibile grazie alla professionalità di ciascuno ed alla qualità con la quale svolgiamo ogni giorno la nostra professione.
Grazie a tutti i membri che si sono succeduti in questi 30 anni di associazione ed all’attuale Direttivo Nazionale che ha lavorato stimolando la crescita dei professionisti, costruendo l’identità del TNPEE e promuovendo la figura professionale.
Il Direttivo Nazionale ANUPI TNPEE