La Conferenza permanente delle Classi di laurea delle professioni sanitarie ha messo a punto e approvato il 14 settembre un documento di consenso per proporre requisiti e organizzazione – dall’ammissione al titolo finale – che dovrebbero avere i 90 Master ad elevata valenza specialistica.
Secondo la Conferenza permanente delle Classi di laurea delle professioni sanitarie, precisi requisiti di cui riportiamo i principali:
Livello, CFU e spendibilità
Possono essere Master di primo o secondo livello, di minimo 60 crediti formativi (CFU) che possono aumentare in relazione alla complessità e all’entità delle conoscenze e competenze da acquisire.
I Master poi dovrebbero avere una buona “probabilità di spendibilità operativa”.
Obiettivi
Gli obiettivi individuati in sede di progettazione sono coerenti con le esigenze culturali, scientifiche, sociali e organizzative del Sistema Sanitario. La progettazione del Master è realizzata da un Gruppo Multidisciplinare composto da Docenti Universitari e non Universitari esperti del settore specifico cui il Master prepara e la progettazione si basa su una ampia consultazione:
(a) delle parti interessate ai profili culturali/professionali in uscita (rappre-sentanti del mondo del lavoro e dei servizi, della professione);
(b) degli organi regionali e direzioni professionali delle aziende sanitarie pubbliche e private rispetto alla stima del fabbisogno anche su base pluriennale al fine di assicurare continuità e stabilità dell’offerta formativa;
(c) degli Atenei limitrofi o che insistono sulla stessa area geografica anche per una offerta formativa armonica di Master in grado di valorizzare le specificità di ciascun Ateneo e/o assicurare i bisogni di sviluppo complessivo delle professioni sanitarie evitando ridondanze.
Profilo di competenza e attività didattiche
Il programma del Master dovrà esprime chiaramente il profilo di competenza e le attività didattiche coerenti.
Gli obiettivi formativi specifici e i risultati di apprendimento sono declinati per aree di apprendimento (Corsi Integrati o Insegnamenti) formando il piano di studio che deve essere coerente al profilo di competenza atteso dal Master.
Piano di studi
Il documento descrive poi come organizzare il piano di studio e ripartire i relativi crediti alle varie attività teoriche e pratiche, come gestire i tirocini, le procedure di ammissione e l’eventuale riconoscimento dei crediti formativi universitari pregressi.
Prova finale
Il Master si conclude con una prova che accerti il possesso delle competenze specialistiche dichiarate nel profilo di competenza. I metodi più adatti indicati sono: simulazioni in contesti standardizzati e strutturati o osservazioni strutturare sul campo per accertare abilità tecnico-operative; per abilità cognitive (es. decision-making, problem solving) discussione di casi decisionali scritti o orali.
La valutazione dovrà basarsi sulla selezione delle aree di competenza ‘core’ da indagare.
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