Provvedimento ddl 1324 – Roma, 28 luglio 2014

conaps

Lettera aperta

del Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie

AIDI – AIFI – AITA – AITeP – AITN – AITNE – AITO – AITeRP– AMPI – ANAP – ANDID – ANEP – ANPeC – ANTEL, ASSIATEL, AITIC – ANTOI – ANUPI – AsNAS – FeNAAS – FIOTO – FITeLaB – FLI – UNID – UNPISI

Il CONAPS auspica che il provvedimento di riforma della L. 233, riguardante gli ordini professionali, noto come ddl 1324, non diventi occasione di riconoscimento professionale di attività oggi non regolamentate, che potrebbero far naufragare l’iter del provvedimento stesso.

 

Testo della nota ufficiale inviata alle istituzioni di riferimento

 

 

conaps

Al Ministro della Salute
Al Presidente della XII Commissione
Igiene e Sanità del Senato
Ai Componenti della XII Commissione
Igiene e Sanità del Senato

E p.c. Al Presidente di Cittadinanzattiva

Al Presidente FISH
Alla FP CGIL
Alla CISL FP
Alla UIL FPL

LORO SEDI

Roma, 28 luglio 2014

Oggetto: ddl 1324

 

Illustrissimi,

abbiamo seguito con attenzione la discussione sul provvedimento in oggetto.

Per quanto ci riguarda, abbiamo apprezzato la scelta di aprire una corsia preferenziale su alcuni temi, tra cui la regolamentazione ordinistica delle nostre professioni, allo scopo di ottenere finalmente un quadro equo e coerente a tutela dei cittadini nel settore sanitario.

Per questo motivo è difficilmente comprensibile la dichiarata intenzione di inserire nel provvedimento in questione, il riconoscimento di nuove ed eterogenee professioni. Per alcune di esse, citate nei resoconti, a nostro avviso non sussistono né le ragioni storiche, né culturali né tantomeno scientifiche per una loro istituzione. Si rivolgono oltretutto a bisogni che trovano risposte nelle competenze delle professioni sanitarie già esistenti.

L’art. 5 della L. 43/2006 dispone, per l’individuazione di nuove professioni sanitarie, il rispetto di una serie preliminare di condizioni, tra cui il parere vincolante da parte di organismi tecnico-scientifici. La finalità di questa importante norma di legge è chiara:

  • tutelare i cittadini ed evitare sovrapposizioni, anche parziali, di competenze con professioni già riconosciute e regolamentate.

Per queste ragioni Vi chiediamo una seria e coerente riflessione. Le giuste e corrette procedure previste dalla L. 43, che hanno un valore generale, non possono essere disattese. La vicenda “Stamina” è drammaticamente emblematica del fatto che le corrette prassi in ambito sanitario, non devono, in nessun caso, essere violate.

 

Il Presidente del Co.N.A.P.S.

dott. Antonio Bortone

www.conaps.it

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