IL DOSSIER FORMATIVO NELLA FORMAZIONE CONTINUA

 

 

Il Dossier Formativo è un progetto attualmente in fase di sperimentazione, esso costituisce uno strumento a disposizione del professionista e del Sistema Sanitario, per una pianificazione del percorso formativo che risponda sia alle esigenze del singolo in termini di aggiornamento professionale, che a quelle derivanti dai Piani Sanitari Nazionali, Regionali e dell’Organizzazione nella quale presta la propria opera lo stesso professionista.

Uno strumento, il Dossier Formativo, sul quale poggia il Programma nazionale E.C.M. così come ridisegnato dagli ultimi Accordi Stato-Regioni.

Il recente Accordo Stato-Regioni ha confermato, tra gli strumenti per la gestione della formazione continua, il Dossier Formativo individuale e di gruppo, introdotto dai precedenti Accordi del 1 agosto 2007 e del 5 novembre 2009 aventi come oggetto il riordino della Formazione Continua in Medicina.

Il Dossier Formativo è uno strumento di programmazione, rendicontazione e verifica ad uso e a gestione del professionista che, attraverso lo stesso Dossier Formativo, autodetermina, con libertà ed autonomia, il proprio percorso di aggiornamento, tenuto conto degli obiettivi formativi nazionali e regionali.

Il Dossier Formativo dovrebbe dunque assicurare che il processo E.C.M. non sia realizzato in modo estemporaneo ma contemperi i bisogni professionali del singolo con quelli generali dell’organizzazione e del sistema.

 

Vediamo quali sono le modalità in cui tutto ciò  potrà avvenire.

Il Dossier Formativo deve essere ancorato all’anagrafica dei professionisti sanitari italiani e permettere di verificare dati anagrafici, titoli di studio e percorso formativo effettuato nel corso degli anni. La sua costruzione dovrà avvenire attraverso l’accesso al portale del CoGeAPS (Consorzio per la Gestione delle Anagrafiche delle Professioni Sanitarie) con chiavi di accesso personali.

Il Dossier Formativo prevede quattro specifiche sezioni:

Una prima sezione (Anagrafica) che contiene il profilo anagrafico con l’indicazione del profilo professionale, della collocazione lavorativa/posizione organizzativa e del curriculum dell’operatore.

Una seconda sezione (Programmazione) indicante il fabbisogno formativo individuale definito in rapporto al profilo e alle aree di competenza dell’operatore e alle caratteristiche dell’attività clinico-assistenziale svolta.

Una terza sezione (Realizzazione/Evidenze) che riporta le evidenze relative all’attività di formazione effettuata (documentazione, crediti, tipologie di attività) e alle altre attività considerate rilevanti (docenza, tutoraggio, ricerca).

Una quarta sezione (Valutazione) riguardante la valutazione periodica da parte del singolo professionista, dell’Azienda, degli Ordini, Collegi, Associazioni etc.

Sulla base di un approccio che tenga conto della possibilità di rappresentare la multidimensionalità e la specificità delle professioni sanitarie, è stato proposto un sistema semplificato, ma esaustivo, per classificare le competenze e le conseguenti attività formative a queste correlate, tale sistema è suddiviso in tre macro-aree: Competenze Tecnico Specialistiche, Competenze di Processo e Competenze di Sistema.

Le Competenze Tecnico-Professionali sono quelle medico-specialistiche e quelle delle diverse professioni sanitarie esercitate sia individualmente, ovvero come liberi professionisti, sia negli ambiti organizzativi previsti dal 229/99, dai CCNNLL delle diverse aree contrattuali e dagli atti aziendali.

Rientrano in questa area le attività formative effettuate in accordo alle linee guida stabilite dalle Società Scientifiche relative agli specifici ambiti professionali e in rapporto all’evoluzione tecnologica e scientifica.

Per quanto riguarda le Competenze di Processo relazionali/comunicative si intendono quelle relative alla capacità di relazione, comunicazione e rapporti con i pazienti, con gli altri soggetti dell’organizzazione (colleghi e Direzioni), con soggetti esterni (Istituzioni), con i cittadini e con gruppi di lavoro.

Rientrano dunque in questa area le attività formative relative al lavoro in équipe, ai processi di integrazione e comunicazione interna ed esterna, alla comunicazione con i parenti, con i pazienti, etc.

La terza macro-area riguarda le Competenze di Sistema organizzativo/gestionale, situazionali e di ruolo ovvero quelle relative alle modalità con cui le competenze tecnico professionali vengono applicate nel proprio contesto di lavoro.

In questo ambito vanno ricomprese le Competenze Generali Sanitarie clinico e assistenziali relative al proprio profilo professionale e al codice deontologico, alla conoscenza delle norme generali e del contesto organizzativo nel quale si opera.

Rientrano in questa area le attività formative relative alla declinazione del proprio agire professionale nei contesti operativi, relative alla gestione della sicurezza del paziente, all’appropriatezza, all’organizzazione e gestione dei contesti organizzativi e finalizzate alla qualità dei servizi e delle cure e alla razionale allocazione delle risorse.

Inoltre fanno parte di questa area le attività formative relative al mantenimento/aggiornamento delle competenze cliniche e assistenziali di base del proprio “core” professionale, alla deontologia e all’Etica professionale, alla conoscenza della legislazione e del contesto.

All’interno di queste sezioni, ciascun professionista avrà la possibilità di coniugare gli specifici obiettivi formativi su cui ritiene di aver bisogno di aggiornamento per migliorare le sue performance.

Il Dossier Formativo quindi valorizza il diritto/dovere del professionista della Sanità di acquisire crediti E.C.M. su tematiche coerenti con il proprio lavoro, profilo professionale e posizione organizzativa.

I percorsi formativi dovranno essere coerenti con gli obiettivi specifici professionali e gli obiettivi derivanti dai Piani Sanitari Nazionali, regionali ed aziendali.

Ma anche per l’organizzazione e per le Professioni (Azienda, Dipartimento, Unità Operativa, Ordini, Collegi o Associazioni), responsabili del governo strategico della formazione e della qualità professionale, il Dossier Formativo rappresenta un’occasione per orientare efficacemente le scelte formative, valorizzare i singoli professionisti, realizzare una puntuale analisi del fabbisogno formativo e monitorare le attività formative stesse.

Il Dossier Formativo, come detto, prevede un ampio grado di libertà del professionista sanitario. Si parte dunque dal presupposto che il professionista possieda la giusta maturità per autogestire il proprio aggiornamento.

Introdurre la cultura e la valorizzazione della documentazione dei percorsi formativi significa soprattutto responsabilizzare il singolo professionista, ma significa anche introdurre uno strumento per la rilevazione del fabbisogno formativo effettivo e dare risposte efficienti e qualificate in tema di offerta formativa.

 

Ciò che si prevede è che il Dossier Formativo potrà essere predisposto e conservato soltanto su supporto informatico, con uno spazio dedicato a ciascun professionista

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