Formazione:

Laboratorio Professionalizzante di

Formazione Personale Corporea

 

 

 

Dedicato: per studenti dei CdL in TNPEE del II e III anno

Date: 23 marzo e 20 aprile 2013

Orario: 9.30 – 17 con pausa pranzo dalle 13 alle 14

Sede seminari: Centro Bambini in Movimento, via Pisana 179, Firenze (Quartiere 4)

Accettazione iscrizioni: fino al giorno 15 marzo

Numero massimo: 16 studenti.

Seminario gratuito con riconoscimento di crediti (CFU)

In allegato ulteriori informazioni e scheda di iscrizione

 

 

 

PRESENTAZIONE DEL PERCORSO
 
 

Il percorso, articolato in due moduli per un totale di quattro sessioni di tre ore ciascuna, ha lo scopo di mettere a fuoco e far sperimentare alcuni strumenti e metodologie pratiche utilizzati nell’approccio psicomotorio: il gioco, i materiali, la dinamica corporea, la comunicazione non verbale, l’osservazione, l’educazione all’attenzione verso se stessi e verso l’ambiente, la sperimentazione su di esso, la rielaborazione espressiva dell’esperienza (verbale e non).

 

Al termine di ogni sessione si svolge il confronto verbale consentendo ai partecipanti di rielaborare quanto è accaduto e ai conduttori di analizzare i contenuti delle proposte, ricollegandosi ai riferimenti teorici presenti nella bibliografia suggerita, allo scopo di fornire materiali di approfondimento.

 

 
SABATO 23.03.13
MODULO 1 – prima sessione ore 9.30-13.00
COMPRENDERE E CONDIVIDERE IL GIOCO INFANTILE
 

Attraverso il gioco entriamo nel mondo del bambino, possiamo cogliere le sue emozioni e stabilire quella relazione e fiducia necessarie al processo ri-educativo e terapeutico. Per fare questo occorre in primo luogo far emergere il proprio sé-bambino, ritrovando il piacere di “mettersi in

 

gioco” superando inibizioni e resistenze. Occorre inoltre approfondire attraverso l’esperienza formativa le varie tipologie di gioco: senso-motorio, simbolico, di regole, competitivo o cooperativo ecc. e quali competenze possono sollecitare.

 

L’educatore e il terapista devono essere in grado di comprendere il gioco del bambino

 

, in modo particolare se si tratta di un gioco patologico, nel quale le componenti fondamentali siano mancanti o irriconoscibili: il senso (logos), la forma (topos) e l’emozione (phatos)*, per

 

stabilire un contatto e trovare uno spazio di condivisione.

 
SABATO 23.03.13
MODULO 1 – seconda sessione ore 14.00-17.00
UTILIZZARE LA DINAMICA CORPOREA
 
 
In questo modulo i partecipanti vengono messi nella situazione di agire attraverso la propria corporeità,riconoscendo le proprie emozioni connesse all’azione, l’incontro con l’altro avviene attraverso il linguaggio del corpo. Ci si pone come obiettivo il favorire la consapevolezza delle
proprie modalità di comunicazione corporea (tono muscolare, postura, distanza, mimica, voce, sguardo…); sollecitare le capacità di osservazione e lettura della comunicazione non verbale
nell’altro; far apprendere e utilizzare i codici espressivi non verbali riconoscendoli come privilegiati
e necessari alla relazione con il bambino.
 
 
SABATO 20.04.13
MODULO 2 – 3° sessione ore 9.30-13.00
FAVORIRE L’ESPRESSIONE DI SE’
 
 
Lo sviluppo della propria identità, la percezione della propria efficacia e la proiezione di sé nel mondo circostante sono fondamentali per il benessere dell’individuo e per lo sviluppo di appaganti relazioni sociali, ma è soltanto
nel confronto con l’altro che ci rendiamo conto di chi veramente siamo, nasce così il desiderio di dare espressione al proprio mondo interiore. Nel terzo modulo le proposte partono da attività di ascolto interiore e
di percezione sensoriale e si sviluppano sollecitando l’ apertura di canali espressivi
. L’obiettivo è far comprendere che ogni persona, e quindi ogni bambino, può esprimere il proprio mondo interiore con
modalità non linguistiche, ma intuitive e artistiche , attraverso il suono, la musica, la danza, il grafismo, la manipolazione di materiali.
Questo approccio è molto utile nella presa in carico di bambini che non hanno sviluppato il linguaggio o affetti da gravi disabilità. Il
neuropsicomotricista non si sostituisce a chi propone arte-terapia, danza-terapia o musico-terapia ma
favorisce l’emergere del desiderio di espressione , sostiene nei primi tentativi e restituisce al bambino la
bellezza e il valore di quanto ha realizzato, con la stessa capacità di accoglienza che esercita quando il piccolo si lancia nel suo primo salto
nel vuoto.
 
 
20.04.13
MODULO 2 – 4° sessione ore 14.00-17.00
ESSERE NELLA RELAZIONE EDUCATIVA E TERAPEUTICA
 
Nell’ultimo modulo le competenze che si sollecitano sono quelle che permettono di passare
dall’osservazione e ascolto al prendersi cura dell’altro in una dimensione di interazione e scambio. Vengono affrontati i
temi del rispecchiamento, dell’imitazione, della differenziazione, del guidare, del proteggere ed affidarsi
, partendo dal principio che ogni soggetto ha diritto ad essere e sentirsi riconosciuto nella propria
identità espressiva nel rispetto delle proprie emozioni e dei propri tempi di maturazione
, anche in un contesto extrafamiliare, educativo o terapeutico.
Con questo modulo non si esaurisce il programma di formazione personale, ma l’auspicio è quello che il percorso vissuto abbia creato le
basi per stimolare ulteriori esperienze pratiche ed approfondimenti teorici.

 

 

CONDUTTORI:

 
Amelotti Kim,
Tnpee e Psicomotricista (vedi curriculum sito Anupi
www.anupi.it
 
Di Iorio Paolo
Tnpee e Psicomotricista (vedi curriculum sito Anupi
www.anupi.it
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