“Il linguaggio è così fittamente intessuto di esperienza …”
Steven Pinker
Nell’atto motorio si ritrovano in nuce tutti gli aspetti dell’apprendimento della realtà: l’azione è il processo di base da cui si sviluppano conoscenza e linguaggio. Aiutare una persona disabile verbale, cognitiva, comunicativa a essere meno disorientata significa renderla più consapevole di ciò che la circonda attraverso l’assunzione di punti di riferimento che possono situarsi in qualunque ambito (cibo, giochi, affettività, luoghi …) e che costituiscono una base di partenza per un lavoro di conoscenza.
La comunicazione e il linguaggio sono sostenuti dalla sfera motoria: motricità e comunicazione sono quindi inscindibili. L’uomo non può non fare e non comunicare.
L’atto motorio in quanto agito/esperienza, la rappresentazione mentale in quanto elaborazione dell’esperienza agita e il linguaggio come esplicitazione dell’esperienza possono essere considerati i passaggi nei quali si enuclea la proposta formativa del corso che, con una modalità integrata tra teoria (aspetti scientifici), metodologia (aspetti applicativi) e pratica (formazione personale ed esercizi), si propone di riaffermare la necessità di un percorso riabilitativo che ponga al centro la persona disabile come soggetto della sua comunicazione e della sua relazione con gli altri.
La riflessione sulla comunicazione e sull’evoluzione del linguaggio viene affrontata a partire dal corpo che non ne risulta coinvolto solo in ragione del suo linguaggio intrinseco o come emettitore di segnali, ma come vero e proprio veicolo di intenzionalità e di relazione.
L’obiettivo del lavoro diventa allora un processo di apprendimento, a partire dal corpo e dall’azione, finalizzato all’orientamento e alla consapevolezza della realtà, in una dimensione evolutiva, per una nuova competenza comunicativa che consenta al soggetto di organizzare, secondo vincoli semantici, le dimensioni oggettuali, relazionali e spazio/temporali della realtà. L’approccio c.m.i. (cognitivo motivazionale individualizzato) opera secondo un ordine non linguistico ma più legato al contesto fenomenico, quello della realtà esperita che può evolvere, relativamente alle possibilità del soggetto, verso la forma linguistica ( ordine morfosintattico) ma non necessariamente.
La proposta formativa si articola nel modo seguente:
- una giornata introduttiva in plenaria
- 4 laboratori di 4 ore ciascuno (3 gruppi di lavoro di 50 partecipanti per ogni laboratorio)
- una giornata conclusiva in plenaria
Docenti
- Vittorio Gallese – Professore Ordinario di Fisiologia Umana, Università degli Studi di Parma
- Giuseppe Cossu – Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Parma
- Daria Riva – Direttore U.O. Neurologia dello sviluppo, Istituto Besta di Milano
- Maria Luisa Gava – Psicologa e psicomotricista, APPLICAA onlus Milano
- Lorenza Vigorelli – Musicoterapeuta e psicomotricista, A.I.A.S. di Milano
- Eleonora Carravieri – Logopedista, Fondazione Policlinico di Milano
- Eugenio Ghillani – Psicomotricista, coll. Fondazione Don C. Gnocchi onlus Milano
Accreditamento E.C.M. richiesto per Medici, Psicologi, Terapisti del¬la Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Logopedisti, Fisioterapisti, Terapisti Occupazionali, Educatori Professionali, Infermieri, Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica.
Il corso prevede la partecipazione massima di 150 iscritti.
Quota iscrizione: € 260
Scadenza invio scheda: 15 settembre 2012