Il comune di residenza di una mia piccola paziente offre la possibilità, alle famiglie con figli disabili, di un sostegno economico per una serie di attività. Mi viene riferito che la terapia neuropsicomotoria potrebbe rientrarvi solo se nella dicitura della fattura si riporta una delle seguenti diciture:
- “interventi di sostegno nella vita di relazione di bambini con disabilità”;
- “sedute riabilitazione educativa alla relazione”;
- “sedute riabilitativo-educative in ambito relazionale e sociale” e simili.
E’ legalmente fattibile?
Risposta: Essendo lo spirito del finanziamento quello di coprire le necessità collegate alla dimensione della vita di relazione/partecipazione, considerata dalla classificazione internazionale ICF una delle componenti della salute, di cui il Tnpee si occupa, insieme ad altri professionisti che operano in età evolutiva, rilevato che i termini usati nelle diciture riguardano “interventi/sedute” in un continuum tra riabilitazione ed educazione, non ci sono ostacoli, dal punto di vista deontologico e del profilo professionale, a definire l’azione del tnpee come “interventi dl sostegno della vita di relazione dei minori con disabilità”. Le specifiche del core competence a cui poter riferirsi sono queste:
“La dimensione abilitativa assume un valore centrale nell’intervento di presa in carico della persona quando è sostenuta da un modello integrato di promozione della salute e pone l’accento sullo stato di benessere individuale (inteso non solo come benessere soggettivo ma come possibilità di sviluppare le proprie potenzialità) e sulla garanzia di una qualità di vita: ciò richiede anche un’analisi proattiva delle condizioni abilitanti, volta ad individuare ed eliminare le criticità dell’ambiente e a prevedere ausili e facilitazioni.”