SUGGERIMENTI

La presente bibliografia è ampliabile attraverso suggerimenti dei nostri lettori: potete scriverci direttamente all’indirizzo posto in fondo alla pagina per indicarci nuovi testi o per fornirci un commento a quanto già segnalato.

 

Ambrosini C., De Panfilis C., Wille A.M. La psicomotricità – Corporeità e azione nella costruzione dell’identità, Xenia, Milano 1999

 

Aucouturier B., Darrault I., EmpinetJ.L.  La pratica psicomotoria rieducazione e terapia Armando, Roma 1986

Quando è uscito questo testo in molti aspettavamo da tempo una nuova produzione scritta da parte di Aucouturier e dei suoi collaboratori, che con questa pubblicazione non deluse i suoi fans, visto che rappresentava una sistematizzazione, (forse la prima), del suo pensiero riguardo all’educazione, alla formazione e alla terapia psicomotoria; il testo è ricco sia di spunti teorici che di esempi pratici e se oggi, dopo dodici anni dalla sua pubblicazione in Italia, alcune eccessive rigidità rispetto alla psicoanalisi risultano superate (vedi l’esempio del controtransfert) il testo è di grande stimolo per chi è interessato ad una riflessione teorica a partire dalla pratica.

 

Berges J., Bounes M. Il rilassamento terapeutico nel bambino Masson Italia Editori 1978

Rifacendosi alle concezioni di Wallon e Ajuriaguerra sulla funzione tonica, gli autori propongono una tecnica di rilassamento basata sull’educazione del tono muscolare mediante la relazione terapeuta / bambino. Il percorso terapeutico introduce progressivamente il rilassamento dei vari segmenti corporei, giungendo ad una fase di “generalizzazione” in cui i segmenti vengono integrati in una unità. ” L’esperienza del proprio corpo come unità corporea non in tensione” e la progressiva conoscenza delle sue relazioni con le funzioni prassiche e gnoso-prassiche sono obiettivo del percorso terapeutico, considerato dagli autori una possibile modalità di approccio in casi di disfunzione e di disorganizzazione di funzioni in corso di maturazione. Il testo fornisce: strategie sull’evoluzione e lo svolgimento della cura ( individuale o di gruppo); indicazioni di rilassamento in medicina e in psicosomatica, anche in associazione ad altri approcci terapeutici.

 

Berti E., Comunello F., Nicolodi G. Il labirinto e le tracce Giuffrè, Milano 1988

Questo testo, insieme a quello precedente (Aucouturier B., Darrault I., EmpinetJ.L.-La pratica psicomotoria – rieducazione e terapia), segna in modo significativo il passaggio al ‘pensiero psicomotorio contemporaneo’. Gli autori affrontano alcuni temi ‘cruciali’ della pratica psicomotoria che possono essere considerati terreno di riflessione comune a tutti gli psicomotricisti e ne definiscono gli aspetti teorici che la sottendono; vengono gettate le basi che delineano il nuovo metodo di osservare tramite l’uso delle categorie analogiche, il significato del modo di intervenire nell’ottica psicomotoria, e inoltre, vi è una interessante esposizione di due casi clinici.

 

Berti E., Comunello F. La costruzione di senso Masson, Milano 1995

In questo libro, gli autori si centrano sul complesso campo di indagine del processo comunicativo interessandosi, in particolar modo alle modalità interattive tra bambino e terapeuta e alle strategie di intervento di quest’ultimo; nel testo viene, inoltre, ampiamente e piacevolmente affrontato il tema dell’osservazione a partire dalla sua radice epistemologica, passando attraverso citazioni letterarie e storiche, percorrendo temi quali la costruzione di senso, il progetto, l’azione, l’interpretazione, la microanalisi per far affiorare in più punti la complessità di tale tema che non può approdare mai ad una risposta unica ed esaustiva ma che la risposta sta proprio nella sua ricerca.

 

Borgogno E.T. Dall’osservazione al progetto terapeutico Omega, Torino 1992

In questo testo l’autrice espone i cardini della sua metodologia sia in campo educativo che terapeutico: dall’esposizione dettagliata della valutazione psicomotoria intesa sia come valutazione delle difficoltà ma anche come osservazione delle potenzialità dei bambino alla definizione dei progetto terapeutico che si basa su tre punti fondamentali: motivazione, difficoltà a prescindere dalla patologia, rapporto in terapia.

 

Bucher H.  Turbe psicomotorie nel bambino Armando, Roma 1974

Un testo in cui, dopo una breve introduzione teorica, viene dato ampio spazio soprattutto all’esposizione di indicazioni e esercizi per il bilancio psicomotorio e per l’attività di rieducazione psicomotoria secondo i parametri “classici’: schema corporeo, coordinazione, organizzazione spaziale e temporale, ecc.

 

Camerini G. B., Caffo E.  Clinica della psicomotricità e del rilassamento Dall’osservazione all’intervento nei disturbi dello sviluppo in età evolutiva Guerini, Milano, 1991.

I contributi raccolti in questo volume riflettono il percorso evolutivo compiuto, negli ultimi venti anni, dalle scienze che si occupano dello sviluppo infantile e dei suoi disturbi. Inoltre, sono presenti articoli relativi ai temi più vicini al nostro orientamento: gli aspetti neuropsicologici e clinici della relazione tra corpo, cervello e mente, la specificità dell’approccio psicomotorio al bambino, il ruolo del corpo nella relazione terapeutica e nella pratica clinica.

 

Camerini G.B. e De Panfilis C.  Psicomotricità dello sviluppo – Manuale clinico  Carrocci Faber, Roma 2003.

 

Carli L., Quadrio A., (a cura di)  Clinica della psicomotricità Feltrinelli, Milano 1981

Un’antologia che raccoglie il contributo di ricercatori sia di tipo teorico, che sperimentale e applicativo in campo psicomotorio; per citarne solo alcuni: Ajuriaguerra, Stamback, Berges e altri.

 

Cartacci F.. Bambini che chiedono aiuto – L’ascolto e la cura nella terapia dell’esperienza Unicopli, Milano 2002.

 

Comunello F., Savini P., Berti E.  Il contratto terapeutico in terapia psicomotoria – dall’osservazione al progetto Edizioni Junior, 2001

 

Coste J.   La psicomotricità La Nuova Italia 1981

E’ un breve testo dedicato ai fondamenti storici, filosofici e scientifici della psicomotricità e al suo significato come pratica terapeutica in un’ottica essenzialmente neuropsicologica. Utile per un primo approccio informativo alla pratica psicomotoria, il testo affronta temi quali lo schema corporeo, l’organizzazione spazio – temporale, il movimento, sia nella dimensione evolutiva che riabilitativa/terapeutica.

 

Ghillani E., Magnani G. ( a cura di )  L’apporto e l’approccio italiano alla teoria e alla pratica della psicomotricità Edizioni Scientifiche Oppici – Parma 1988

Il testo contiene gli atti del 3° Convegno Nazionale di Psicomotricità, tenutosi a Salsomaggiore Terme nell’ottobre del 1987, sul tema : L’apporto e l’approccio italiano alla teoria ed alla pratica della psicomotricità. Gli interventi spaziano dall’ambito educativo a quello terapeutico e formativo. E’ una finestra sul passato alla scoperta di quelle tracce che, a partire dalle riflessioni e dalle esperienze di tanti operatori, hanno condotto nel tempo ad una sempre più chiara definizione dei contenuti teorici e degli ambiti applicativi della pratica psicomotoria.

 

Lapierre A. Dalla psicomotricità relazionale alla analisi corporea della relazione, Armando Editore, Roma 2001

 

Lapierre A., Aucouturier B.  La simbologia del movimento Edipsicologiche Cremona 1978

Il testo riporta il tentativo di rintracciare le tappe dell’evoluzione del movimento, non più su un piano neuromotorio e cognitivo, ma su un piano simbolico del movimento spontaneo vissuto in relazione con l’oggetto e con l’altro. Un percorso sulla via delle pulsioni, dei desideri primitivi e dell’inconscio, simbolicamente espressi attraverso il corpo e il movimento nella loro significazione affettiva. E’ una tappa in qualche modo “epistemologica” che segna il passaggio da una concezione psicomotoria essenzialmente normativa e razionalista ad una teoria dei processi evolutivi basata sul valore simbolico delle esperienze spontaneamente vissute dal bambino.

 

Lapierre A., Aucouturier B.  Bruno, psicomotricità e terapia Piccin, Padova 1 982

Il primo testo elaborato dai due autori a partire da un caso clinico in cui già si intravedono i primi cenni della teoria esposta negli scritti successivi.

 

Lapierre A., Aucouturier B.  Il corpo e l’inconscio in educazione e terapia Armando, Roma 1982

Gli autori partendo dalla loro esperienza maturata in ambito educativo, formativo e terapeutico offrono al lettore una struttura teorica che si aggancia alla dimensione pratica. Il tema che viene sviluppato in tutto il libro e che è ritenuto un tema di tipo esistenziale è la dinamica tra perdita dei rapporto fusionale e accesso all’identità. La psicomotricità rappresenta, per gli autori, la possibilità di presa di contatto con queste polarità che permette il passaggio dalla fusionalità corporea all’apertura verso l’autonomia e il simbolico.

 

Le Camus J.  Il bambino maldestro, come ristabilire l’equilibrio psicomotorio Cappelli, Roma 1983.

Il tema della maldestrezza viene qui affrontato attraverso una ricerca sul campo che si articola attraverso due prospettive: il punto di vista clinico dove vengono affrontati sia i problemi generali che uno studio sui casi, e il punto di vista pedagogico, in cui sono delineati i principi e le modalità d’intervento. Quello che emerge in tutto il testo è la difficoltà ad isolare la maldestrezza come una sindrome che si differenzia da altre e per poter definirne con precisione i confini.

 

Massenz M., Simonetta E.  La valutazione psicomotoria Franco Angeli, Milano 2002

 

Mustacchi Claudio  Nel corpo e nello sguardo – L’emozione estetica nei luoghi della cura e della formazione Unicopli, Milano 2001.

 

Nicolodi Giuseppe.  Ti aiuto a giocare CISFRA, Bologna 2001.

 

Nicolodi Giuseppe.  Caro Amico – Percorsi di crescita raccontati dal bambino, quel “bambino interiore” che ci aiuta a crescere insieme a lui  CISFRA, Bologna 2001.

 

Pelli-Grandini Giuliana  La statuina di Meissen e il mandala – Storia di una terapia psicomotoria

Bollati Boringhieri, Torino 1999

 

Palo Gianangelo, a cura di  IL PONTE – Tra psicomotricità e psicoterapia Tirrenia Stampatori, Torino 2004.

Pisaturo C.  Appunti di psicomotricità: la pratica psicomotoria nella clinica neuropsichiatrica dell’età evolutiva  Piccin, Milano 1996

 

Russo R.C.  Evoluzione e disturbi del movimento – Basi e nuove prospettive per conoscere il bambino Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2003

 

Russo R.C.  Sviluppo neuropsicologico del bambino – La conoscenza del bambino nel suo naturale ambiente di vita Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2002

 

Russo R.C.  Indagini in neuropsichiatria infantile, Test per la valutazione del processo neuromaturativo in alcuni specifici settori Ed. Libreria Cortina, Milano 1994

 

Russo R.C.  Il gioco delle parti, La terapia psicomotoria nelle patologie relazionali Ed. CSIFRA, Bologna 1997

 

Russo R.C.  Diagnosi e terapia psicomotoria Ambrosiana, Milano 2000

 

Sattler Morini J.  Le basi teoriche della psicomotricità Oppici – Edizioni Scientifiche 1980

L’autrice pone attenzione all’attività psicomotoria come processo di integrazione tra le funzioni neuro – motorie e quelle psichiche offrendo al lettore nozioni fondamentali relative a discipline quali la neurofisiologia, la psicologia, la psicogenetica e la psicoanalisi. Inoltre ampio spazio è dedicato alla descrizione dell’evoluzione dell’organizzazione psicomotoria, dalla vita endouterina sino ai cinque anni di età , sottolineando anche i percorsi che portano all’acquisizione dello schema corporeo e dell’immagine di sé. L’ultima parte del libro è dedicata all’esame del bambino ed alla descrizione di diversi quadri dei disturbi psicomotori, completata da una casistica.

 

Soubiran G.B.  Disadattamento scolastico e terapia psicomotoria  Libreria universitaria ed., Verona 1991.

 

Soubiran G.B., Coste J.C.  Psicomotricità e rilassamento psicosomatico  Armando, Roma,1983.

Un classico nei testi di psicomotricità dove viene trattato il tema della rieducazione psicomotoria sotto il duplice aspetto teorico e pratico: nella teoria l’analisi del concetto di schema corporeo, delle modalità di espressione psicomotoria e della lateralità, nella pratica l’attuazione della rieducazione psicomotoria mediante l’utilizzo di esercizi. Infine è presente una organica esposizione sull’uso e la concettualizzazione del rilassamento psicosomatico

 

Wille A.M.  Il gigante silenzioso – Cinque casi clinici in terapia psicomotoria Armando, Roma 2001.

 

Wille A.M.  Il bambino ipercinetico e la terapia psicomotoria Armando, Roma, 1989.

L’autrice ci presenta attraverso una sintesi della sua esperienza clinica con bambini ipercinetici, le diverse strategie di intervento psicomotorio efficaci con tali bambini che presentano una difficoltà nel controllo emotivo e neurologico della propria motricità

 

Wille A.M.  Il ragazzo nella nebbia Csifra, Bologna, 1992

Di grande potere evocativo, questo testo ci permette di affacciarci con uno sguardo diverso nel mondo immaginario degli “abitanti della stanza” di terapia, dove le azioni quotidiane spesso segnate attraverso una qualità negativa, si trasformano in eventi straordinari e la rabbia diventa creatività, la maldestrezza originalità, e così via.

 

Wille A.M.  Il bambino di poche parole – Terapia psicomotoria e autismo Marrapese, Roma,1994

Finalmente un testo sull’autismo che tenga conto sia della possibile ricerca di senso di tale patologia (non più legata all’idea del cosiddetto “blocco psicologico” quanto piuttosto relativa ad una riconsiderazione delle condotte sociali innate del bambino), ma anche delle risorse attivate dalle modalità di intervento nell’approccio psicomotorio al bambino autistico.

 

Wille A.M.  La terapia psicomotoria dei disturbi minori del movimento Marrapese, Roma, 1996

In questo testo l’autrice ci presenta la complessità di quei disturbi definiti lievi o minori, come la maldestrezza, che mettono a dura prova il terapista proprio perché paradossalmente presentano qualcosa di sfumato che diventa, a volte, inafferrabile e inconoscibile. Il testo, dunque, vuole definire in modo più preciso le varie “facce” della sindrome per poterne conoscere e valutare la specificità delle varie subsindromi e fornire delle indicazioni circa le possibili modalità di intervento psicomotorio.

 

Ambrosini C., De Panfilis C., Wille A.M.  La psicomotricità Xenia, Milano, 1999

 

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