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Art 59 Direttiva 2005/36/CE – Incontro svoltosi in data 9 dicembre 2015 presso il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Oggetto: Art 59 Direttiva 2005/36/CE – esercizio di trasparenza. Piano nazionale di riforma delle professioni. Professioni di competenza del Ministero della Salute.

 

Presenta della seduta

Il 17 gennaio 2014 è stata adottata la direttiva 2013/55/UE che modifica la precedente direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. La revisione normativa mira a rendere più efficace ed efficiente il sistema del reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali al fine di favorire maggiormente la mobilità dei lavoratori all’interno dell’UE. La Direttiva 2013/55/UE ha introdotto numerose novità, fra queste riveste particolare importanza, il c.d. esercizio di trasparenza, previsto dall’art. 59.

L’esercizio prevede che ciascuno Stato membro conduca uno screening di tutta la regolamentazione nazionale relativa alle professioni al fine di valutare se effettivamente tale regolamentazione sia non discriminatoria, proporzionata e basata su un motivo imperativo di interesse generale. L’obbiettivo è quello di ridurre o alleggerire la regolamentazione dei servizi professionali, considerata una delle cause di maggiore ostacolo alla mobilità dei professionisti e, conseguentemente, alla crescita economica e allo sviluppo dell’occupazione.

In forza di tale esercizio lo scrivente Dipartimento sta provvedendo all’aggiornamento del proprio data base sulle professioni regolamentate e, attraverso il coordinamento delle amministrazioni e delle parti sociali interessate, a uno screening di tutta la regolamentazione nazionale relativa alle professioni al fine di valutarne la conformità ai criteri fissati dall’UE (proporzionalità, necessità, non discriminazione).

Le attività dovranno concludersi entro (18 ? ) gennaio 2016, con la presentazione di un Piano di riforma nazionale delle professioni che dovrà contenere l’esame delle azioni intraprese, o che si intendono intraprendere, in tema di semplificazione/razionalizzazione della regolamentazione sulle qualifiche professionali.

Per quanto sopra, si chiede cortesemente alle SS.LL. di voler fornire, a chi non l’avesse già fatto, ogni utile contributo in merito all’adeguatezza della regolamentazione relativa a ciascuna professione di riferimento, in particolare:

  • osservazioni circa la necessità di una eventuale revisione o semplificazione della stessa, ponendo attenzione alla conformità delle nonne ai principi di non discriminazione e di proporzionalità rispetto al motivo imperativo di interesse generale da tutelare (le misure non devono andare oltre quanto necessario per la tutela del motivo imperativo di interesse generale);
  • segnalazioni di eventuali criticità relative all’accesso o all’esercizio della professione;
  • trasmissione di ogni utile dato economico/occupazionale (compresa l’incidenza della professione sul PIL) relativo a ciascuna professione di riferimento.

L’esercizio in corso e il conseguente Piano di riforma nazionale delle professioni che ne scaturirà costituiscono occasione importante per riesaminare l’attuale quadro normativo e dare la spinta verso un sistema delle professioni più snello, efficiente e competitivo.

In attesa di ricevere i contributi richiesti, il Servizio competente sarà a disposizione per qualunque chiarimento ritenuto necessario.

Contatti:

Info: http://www.politicheeuropee.it/attivita/18800/riconoscimento-qualifiche-professionali-in-vigore-le-nuove-norme-ue

 

 



 

 

 

Dopo l’intervento della FLI,

 

Presentazione del documento 

 

Il documento di ANUPI TNPEE e di AITNE è stato presentato da Alfredo Cavaliere Converti e da Pamela Bellanca (Vice-Presidente AITNE).

Prima della seduta, la collega Bellanca ha chiesto la possibilità di poter esporre lei i punti salienti del relativo documento per poi effettuare una presentazione congiunta dei relativi dettagli.

Pertanto, io mi presento come rappresentante di ANUPI TNPEE per passare la parola alla Bellanca.

 

Pamela Bellanca: presento il documento preparato in collaborazione tra ANUPI TNPEE e AITNE in considerazione del fatto che abbiamo degli elementi in comune pur restando due associazioni separate rappresentanti la stessa professione.

In sostanza la nostra criticità è legata al fatto che non esiste in Europa una professione equiparabile alla nostra perché noi abbiamo come specificità L’età Evolutiva, quindi noi possiamo lavorare solo con bambini da 0/18 anni e ci occupammo solo di patologie dell’area della neuro e psichiatria infantile.

Quello che attualmente accade, anche andando a fare ricerche (sistema di riconoscimento / internet) è che venga fatta una corrispondenza tra il nostro titolo e titoli completamente diversi che spesso corrispondono invece ad altre professioni sanitarie italiane e quindi portando verso professioni diverse dalla nostra che magari hanno soltanto alcuni (piccoli) ambiti di sovrapposizioni, ma che poi non rispecchiano assolutamente la nostra professione e questa è una cosa che noi come associazione non vogliamo. Noi abbiamo intenzione di mandare i nostri colleghi professionisti in Europa con un altro titolo, noi vorremmo che ci fosse il nostro di titolo.

Ovviamente ci rendiamo conto della criticità e della difficoltà, però per noi è una discriminazione, perché i TNPEE non possono fare il loro lavoro in Europa …

 

: momento di pausa perché le rappresentanti della seduta si consultano e chiedono ulteriori chiarimenti rispetto alle professioni che si occupano delle stesse attività del TNPEE (non si è capita bene la domanda?)

 

Pamela Bellanca: nel senso che in Europa ci sono (come in ogni stato) professioni molte diverse: professioni che si possono occupare soltanto dell’area più psicomotoria …

 

Interrotta dalla commissione: chiarisce la domanda rispetto a voi, ci sono sovrapposizioni con altre professioni?

 

Pamela Bellanca: No, nello specifico no, ci sono delle professioni con le quali a volte veniamo confusi, ad esempio: lo Psicomotricista che è una di quelle che non rientra nelle professioni sanitarie. Esiste una confusione di termini. Ritornando alla piattaforma Europea, in Europa esiste lo Psicomotricista che fa un lavoro diverso dallo psicomotricista italiano, che non è il TNPEE, ma purtroppo proprio per una assonanza linguistica: terapista della neuro e psicomotricità e psicomotricista, delle volte c’è questo tipo di confusione

 

Procuratore: Quindi, per questi che entrano in Italia non avendo queste competenze non può essere riconosciuto …

 

Pamela Bellanca: … , no perché non c’è nessuna professione in Europa che si forma solo in Età Evolutiva e solo per determinate patologie …

 

Procuratore: e l’altro problema è per chi va in Europa perché non trova corrispondenza …

 

Pamela Bellanca: … , quindi quello che noi proponevamo nel documento è quello di trovare un percorso che permetta, come già accade in Lussemburgo, un riconoscimento automatico del titolo … interrotta

 

Presidente dell’AITO: scusate se mi intrometto, in Europa e nel mondo, in realtà c’è una figura che si occupa dell’età evolutiva che è Occupational therapist, il quale in Italia è il Terapista Occupazionale …

 

Pamela Bellanca: … , si, ma, anche il Logopedista e il Fisioterapista ovviamente … noi diciamo soltanto che possiamo occuparci solo di Età Evolutiva

 

Presidente dell’AITO: …, no, siccome prima si diceva che in Italia non esiste una Figura (…), in realtà esiste il Terapista Occupazionale …

… che ha anche competenze in Età Evolutiva … io lavoro in Età Evolutiva

 

Pamela Bellanca: … , no, certo, ripeto come il logopedista, però facciamo cose diverse … Interrotta

 

Si sovrappongono le voci  

 

Presidente dell’AITO: …, si però diciamo, siccome si parla di sovrapposizione, è dimostrata con il fatto che in Italia abbiamo anche il TNPEE (terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva), però come diceva lei, in Europa e nel modo in realtà non esiste questa figura, quindi chi fa questo in realtà è il Terapista Occupazionale.

 

Pamela Bellanca: … , si, ma non fa solo questo il Terapista Occupazionale in Europa, tratta anche l’adulto … interrotta …

 

Presidente dell’AITO: …, è scientificamente provato …

 

Pamela Bellanca: … , si, ma non vogliamo andare in Europa e fare il lavoro del  Terapista Occupazionale, del Logopedista o d3l Fisioterapista, noi vorremmo avere un fetta in cui inserirci,  che secondo noi è una ricchezza in Italia, non è … interratta …

 

Presidente dell’AITO: …, si, ma nel mondo già c’è una figura … che è Occupational therapist, in Italia …

 

Procuratore: quindi la vostra specifica è quella dell’Età Evolutiva, giusto?

 

Pamela Bellanca: … , SI!

 

Alfredo Cavaliere: … vorrei fare una precisazione, se non erro a riguardo esistono due profili professionali diversi: il Terapista della neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva e l’altro che è il Terapista Occupazionale.

Se è stata fatta in Italia questa differenza tra queste le due professioni, ci sarà un motivo valido, per esempio gli obiettivi, che per il TNPEE si riferiscono all’età Evolutiva, mentre per il Terapista occupazionale si riferiscono a tutto l’arco della vita. Se esistono questi due profili (è inutile adesso inserirci nelle specifiche di ognuno, visto che siamo tutti professionisti e sappiamo certe cose) c’è un motivo, ed è proprio questo motivo che noi vorremmo trasmettere anche all’Europa ed anche a tutto il mondo.

 

… Tentativi di interruzioni … da parte del Presidente dell’AITO: …,

 

Presidente dell’AITO: …, è stato fatto un errore in Italia !

 

Alfredo Cavaliere: …  È stato fatto un errore in Italia ?

… interrotto …

 

Presidente dell’AITO: …, è probabile perché se nel mondo, l’organizzazione mondiale della sanità prevede delle figure professionali … in Italia vengono introdotte della competenze … che nel resto del mondo c’è il Terapista Occupazionale … in Italia c’è questa sovrapposizione … cerchiamo di capire come risolverla …

 

Procuratore: … (non si capisce bene) … è da capire quali sono le differenze di queste due professioni. A me interessano due punti di vista, innanzitutto è necessario rilevare quelle che sono le peculiarità riservate alla vostra professione (si riferisce a noi), cioè quello che potete fare voi e che non lo possono fare gli altri (non c’è sul documento) .

 

Pamela Bellanca: … , si, ma non c’è solo per il terapista occupazionale questo problema, ma come non c’è solo per le professioni sanitarie questo problema, quindi non capisco …

 

Procuratore: … il nostro esercizio è quello di comprendere effettivamente la volontà di una scelta che è stata fatta magari tanti anni fa e che magari deve essere anche rivista, indipendentemente da questo, …

Eventuale soluzione è quella di richiedere un accesso parziale rispetto ad un’altra professione che probabilmente è quella del collega …

 

Tentativo di riprende la parola da parte di Pamela Bellanca e mia: … andremo a svolgere un’altra professione! … Interrotti da Presidente dell’AITO.

 

Presidente dell’AITO: …, come è successo, c’è stato, … credo una terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (adesso non ricordo bene) e quando è andata giù, ha presentato la sua specificità e li hanno detto qui abbiamo l’Occupational therapist, quando è ritornata in Italia, noi come AITO abbiamo ricevuta la richiesta, perché in Australia hanno chiesto di essere iscritto ad … insomma è quello che succede …

 

Alfredo Cavaliere Converti: … chiedo scusa, ci sono dei dati oggettivi su cui secondo me dovremmo riflettere: il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, ripeto ha un profilo professionale specifico, a un corso di laurea specifico, ha una formazione e tutto il resto, qui in Italia. Perché il mio collega quando va in Europa, qualsiasi sia la Nazione deve andare a svolgere un’altra attività professione …, capisco che ci sono delle interconnessioni tra Terapista Ocupazionale e Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, però mi soffermo sul fatto che noi siamo specializzati sull’Età Evolutiva.

 

Procuratore: … dottore, la sua precisazione è apprezzatissima, non è questo il problema, … ipotesi se in un paese il terapista occupazionale fa questo senza nessuna complicazione … (non si capisce bene) io penso che sia questa la strada. Ora, se non c’è un’altra professione, non è che noi possiamo andare ed inserire un’altra professione. Per quanto riguarda la mobilità si fanno due cose: o le attività che voi svolgete, sono libere … non sono attività di altri professionisti non possiamo riconoscere … attività (non si capisce) …  oppure se quelle attività sono svolte dal Terapista Occupazionale (non si capisce). Quindi, l’unica chance è quella di chiedere l’accesso parziale, ossia unire quella qualifica per poter svolgere momentaneamente determinate attività che solitamente svolge i Terapista Occupazionale da 0 a 18 anni, potete entrare solo con questo metodo qua …

 

Pamela Bellanca: … , il Lussemburgo non fa questo, il quale recepisce professionisti sanitari che vengono da altri  paesi con la loro formazione, con il loro titolo … pertanto se è questa la sede per fare proposte, la nostra proposte è: noi non vogliamo togliere un pezzetto a nessun’altro, vogliamo essere presentati come professionisti, poi ragionare su come quei professionisti possono inserirsi in un singolo ospedale, servizio, ecc. quello potrà essere un passaggio secondario, ma noi vorremmo che ci venga riconosciuta …

 

Procuratore: … (non si capisce) non è questa la sede … però le proposte tutte possono essere fatte …

Premessa che l’unica soluzione è quella che ho detto, ma nelle parte delle criticità potete inserire anche queste di queste cose … ma al momento noi ci occupiamo soltanto della parte nazionale … rilavare quali sono le attività che si sovrappongono con altri professionisti ma non solo della vostra professione .

 

Pamela Bellanca: … , per concludere, in Italia abbiamo un’area in cui ci inseriamo, lavoriamo, la nostra è una professione che comunque anche in seguito alla laurea ha un alto tasso di occupazione dei professionisti, è inserita nel piano materna infantile della riabilitazione, quindi in Italia, non c’è per noi questa criticità che ci espone il collega è una cosa che noi recepiamo oggi, perché fino ad oggi non c’è mai stato questo conflitto, sicuramente ci sono delle aree di sovrapposizione che però per noi non sono state mai una criticità, se mai una ricchezza, nel senso che è normale specialmente in età evolutiva parlando di bambini e non parlando di piccoli adulti, ma parlando di bambini è normale che ci siano all’interno del profilo di sviluppo globale all’interno delle aree in cui cion altri professionisti ci si sovrappone ma nei servizi, si lavora in equipe con altri professionisti senza una criticità così marcata. Quindi in Italia è un problema secondario, quindi ci possiamo ragionare su come andare ad analizzare meglio i punti di sovrapposizione e capire meglio se effettivamente sono dei problematici  …

 

Procuratore: … (problema di trasparenze) se un terapista da fuori vuole fare il terapista occupazionale, magari su altre attività, bisogna comprendere nel consolato … se ha la possibilità di fare quelle attività … che è la trasparenza del sistema

 

Pamela Bellanca: … , noi come soluzione, cosa potremo fare come secondo passaggio

 

Procuratore: … dovete offrirci delle informazioni sulle attività riservate rispetto al percorso universitario che avete fatto, se invece non sono riservate quelle attività si sovrappongono con altri professionisti (non si capisce – nel documento c’è scritto quasi tutto) si … in base alle competenze … però … il professionista che viene in Italia che può fare quelle attività può essere o il terapista occupazionale o il terapista della neuro della psicomotricità …

 

Pamela Bellanca: … , questo è la soluzione per chi viene in Italia, noi intendevano invece al contrario per capire come fare per un tnpee che vuole uscire dall’Italia

 

Alfredo Cavaliere Converti: … volevo solo ribadire il fatto che la nostra formazione è totalmente diversa o comunque non è uguale a quella del Terapista Occupazionale

 

Pamela Bellanca: … , quello che attualmente è importante non è la formazione, ma le attività che si possono svolgere. Ci potrebbero essere delle attività che si sovrappongono a quelle del Terapista Occupazionale, ma questo nulla toglie alla vostra specializzazione che sicuramente è una specializzazione rispetto a qualcos’altro …

 

Fine dell’ intervento

 

 

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e-mail 

 



 

 

Da: “Presidente” <presidente@anupi.it>
A: “Antonio Bortone” <antonio.bortone@sstefano.it>, “Pres.Naz.ANEP M.Rita Venturini” <presidente@anep.it>, “alessandro macedonio” <alessandro.macedonio@uniroma1.it>, “presidenza” <presidenza@aitn.it>, “presidente” <presidente@andid.it>, “info” <info@andid.it>, “presidenza” <presidenza@asnas.it>, “presidente” <presidente@fioto.it>, “sanitario” <sanitario@anep.it>, “aip” <aip@tin.it>, “valeria flori” <valeria.flori@alice.it>, “segreteria conaps” <segreteria.conaps@gmail.com>, “aifipresidente” <aifipresidente@gmail.com>, “gruppioni” <gruppioni@fnaai.it>, “ufficiopresidenza” <ufficiopresidenza@aito.it>, “tiziana rossetto” <tiziana.rossetto@libero.it>, “angelo mastrillo” <angelo.mastrillo@unibo.it>, “aiterp” <aiterp@yahoo.it>, “info” <info@unid.it>, “marialice boldi” <marialice.boldi@gmail.com>, “nicotomassi” <nicotomassi@alice.it>, “ricciortopedia” <ricciortopedia@libero.it>, “marialetizia tossali” <marialetizia.tossali@inwind.it>, “v dinucci” <v.dinucci@gmail.com>, “info” <info@asnas.it>, “presidente” <presidente@audiometristi.it>, “info” <info@antoi.it>, “info” <info@aifi.net>, “lillo lagana” <lillo.lagana@tin.it>, “presidente” <presidente@aito.it>, “presidenza” <presidenza@anpec.it>, “ass mercurio” <ass.mercurio@virgilio.it>, “estergabterz” <estergabterz@virgilio.it>, “fernandocapuano” <fernandocapuano@libero.it>, “miniamasc” <miniamasc@inwind.it>, “maudigiu” <maudigiu@gmail.com>, “presidenza” <presidenza@aiorao.it>, “presidente” <presidente@aifi.net>, “fioto” <fioto@fioto.it>, “presidentenaz” <presidentenaz@fitelab.it>, “domenico derasmo” <domenico.derasmo@gmail.com>, “presidenza” <presidenza@aitne.it>
Inviato: Venerdì, 11 dicembre 2015 13:26:15
Oggetto: R:Dipartimento Politiche Europee

 

Caro Presidente, cari colleghi,

inviamo questa nota in merito all’incontro svoltosi in data 9 dicembre presso il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nel corso della riunione si è verificato un episodio che riteniamo increscioso e spiacevole sia dal punto di vista dei contenuti che dal punto di vista formale.

I nostri rappresentanti, mentre stavano esponendo le peculiarità e le criticità della categoria in relazione all’oggetto della riunione che si riferiva alla questione della circolazione e del riconoscimento dei titoli in Europa per ogni singola professione, sono stati interrotti dal collega rappresentante dei Terapisti Occupazionali, che ha mostrato poca attenzione e rispetto nei nostri confronti, avviando un contenzioso che non andava a nostro avviso in nessun modo attivato e discusso in quel tipo di sede istituzionale.

Episodi di tal genere rischiano di minare la compattezza e la coerenza che abbiamo conquistato in tanti anni di duro lavoro e confronto tra le categorie, a prescindere da eventuali criticità connesse a possibili sovrapposizioni di cui siamo tutti più che consapevoli, e soprattutto rischiano di prestare il fianco ad interventi politici dall’alto tendenti a scompaginare o a disattivare la forza politica del nostro fronte comune. 

In tal senso ci sembra opportuna la convocazione di una riunione di area della riabilitazione in modo da affrontare  le criticità che sono presenti nel quadro nazionale. 

Cordiali saluti

 

Andrea Bonifacio e Maria Letizia Tossali

 



 

 

Vi giro risposta Bortone a nostra nota. Ad ora unica risposta arrivata. Saluti

 

Inviato da Samsung Mobile

 

——– Messaggio originale ——–

Da: Antonio Bortone

<antonio.bortone@sstefano.it>

Data:13/12/2015 09:46 (GMT+01:00)

A: Presidente

<presidente@anupi.it>

Cc: “Pres.Naz.ANEP M.Rita Venturini” <presidente@anep.it>,alessandro macedonio <alessandro.macedonio@uniroma1.it>,presidenza <presidenza@aitn.it>,presidente <presidente@andid.it>,info <info@andid.it>,presidenza <presidenza@asnas.it>,presidente <presidente@fioto.it>,sanitario <sanitario@anep.it>,aip <aip@tin.it>,valeria flori <valeria.flori@alice.it>,segreteria conaps <segreteria.conaps@gmail.com>,aifipresidente <aifipresidente@gmail.com>,gruppioni <gruppioni@fnaai.it>,ufficiopresidenza <ufficiopresidenza@aito.it>,tiziana rossetto <tiziana.rossetto@libero.it>,angelo mastrillo <angelo.mastrillo@unibo.it>,aiterp <aiterp@yahoo.it>,info <info@unid.it>,marialice boldi <marialice.boldi@gmail.com>,nicotomassi <nicotomassi@alice.it>,ricciortopedia <ricciortopedia@libero.it>,marialetizia tossali <marialetizia.tossali@inwind.it>,v dinucci <v.dinucci@gmail.com>,info <info@asnas.it>,presidente <presidente@audiometristi.it>,info <info@antoi.it>,info <info@aifi.net>,lillo lagana <lillo.lagana@tin.it>,presidente <presidente@aito.it>,presidenza <presidenza@anpec.it>,ass mercurio <ass.mercurio@virgilio.it>,estergabterz <estergabterz@virgilio.it>,fernandocapuano <fernandocapuano@libero.it>,miniamasc <miniamasc@inwind.it>,maudigiu <maudigiu@gmail.com>,presidenza <presidenza@aiorao.it>,presidente <presidente@aifi.net>,fioto <fioto@fioto.it>,presidentenaz <presidentenaz@fitelab.it>,domenico derasmo <domenico.derasmo@gmail.com>,presidenza

<presidenza@aitne.it>

Oggetto: Re: Dipartimento Politiche Europee

 

Carissimi Presidenti,

 

Riscontro la vostra nota solo ora e me ne scuso (ho avuto problemi di manutenzione posta da parte del Server).

Venendo al fatto, il Collega rappresentante di AITO ha certamente agito con palese inesperienza politica; non ha valutato il contesto, il tempismo, le reiterate affermazioni che rischiavano d’esser strumentalizzate. Infatti la strumentalizzazione c’è poi stata da parte dei Rappresentanti istituzionali, in quanto più volte è stato rimarcato come l’eventuale istituzione di un Ordine (o 22, come è stato pronunciato dalla Coordinatrice del Tavolo di confronto), non riuscirebbe comunque a risolvere queste palesi contraddizioni e conflitti intercategoriali.

 

La nostra valenza ed il nostro spessore politico, in questo caso, devo ammettere, ha subito una spiacevole flessione.

Mi sento però di ritenere assolto ed estraneo alla vicenda il ruolo ed il lavoro fatto in CONAPS; anzi, ricordo che in passato abbiamo più volte cercato degli incontri di Area per affrontare criticità e contraddizioni scaturite da una diversa cronologia di emanazione dei nostri Profili e da situazioni causate dal Legislatore nonché da noi tutti subite.

 

Il tipo di questioni emerse durante l’incontro istituzionale del 9 us., verranno sempre più in evidenza man mano che si procederà verso una omologazione con gli altri Stati Europei nonché vero una condizione di Sistema Nazionale equamente riconosciuto sul piano giuridico e politico.

In buona sostanza, accolgo ben volentieri il vostro invito per una Riunione di Area della Riabilitazione, nella quale il ruolo di CONAPS non potrà che essere di spettatore super partes, in quanto credo che il governo del chiarimento e del cambiamento amministrato stia nelle nostre corde nonché nella nostra maturità politica acquisita. Perciò, vi chiedo di farvi parte attiva per l’organizzazione dell’incontro di Area, luogo certamente consono per affrontare problematiche reali e che se non da noi ben amministrate sarebbero da noi inevitabilmente subite in tutte le prossime occasioni di confronto con le Istituzioni.

 

Un caro saluto a Tutti.

Antonio Bortone

 

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